Noi siamo i Borg. Sarete assimilati. Ogni resistenza è futile.

04 December 2012

I Battellieri del Volga




Se avete cinque minuti, considerate l'idea di farvi prendere dal fascino di questo splendido video assemblato da BasileMarie. E' la canzone dei battellieri del Volga con sullo sfondo un quadro famoso di Ilya Repin del 1873. Il montaggio indugia sui dettagli di questo quadro incredibile che in una sola immagine riesce a raccontare una serie di storie senza fine. Senza fine, come il lavoro dei Burlaki, quelli che tiravano le chiatte sul Volga.

Pensateci: per tutto il secolo diciannovesimo, il secolo del carbone, il commercio è stato basato sulle vie d'acqua. Tutto si portava in quel modo, compreso il carbone, che non si poteva trasportare in nessun altro modo. E tutti noi hanno degli antenati che hanno tirato delle barche stracariche lungo qualche fiume; il Volga, l'Arno, o qualche altro.

Tirare perché qualcuno doveva tirare, tirare perché costava meno che far tirare un mulo, tirare perché dovevi mangiare, tirare perché non potevi farne a meno; tirare fino a non poterne più, fino a scoppiare, fino a cadere esausti, fino a morire di fatica.

E' strano pensare che da questo destino ci ha liberato il petrolio. Ma solo per un po' e lo stiamo pagando molto caro.... troppo. E il conto vero deve ancora arrivare.

3 comments:

  1. Molto commovente. Grazie.

    P.S. Tagliamento e Adige, i fiumi dei miei avi.

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  2. Splendido, profondo, austero ed inquietante come solo la cultura (e la lingua) russa sa essere.
    E pensare che ci sono anche stato a S. Pietroburgo, ma non ho visto il dipinto.

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  3. Chi ha viaggiato in Russia sa che, con l'eccezione di Mosca e S.Pietroburgo, la vita dei russi nelle campagne, sopratutto in Siberia, non è molto molto lontana a quella che si intuisce dal quadro.

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